Questa mattina all’alba la polizia ha fatto irruzione alla Stamperia, palazzina occupata lo scorso ottobre in via Giannone 8 e destinata ad essere ceduta al privato nel quadro delle operazioni di svendita del patrimonio pubblico varate negli ultimi tre anni dalla giunta milanese. Non fosse per i toni cupi assunti da questa operazione repressiva (33 denunciati, 10 persone in questura, manganellate per gli studenti solidali nel pomeriggio) basterebbero queste due righe a sintetizzare l’equilibrio allucinante su cui si regge l’intervento dell’amministrazione cittadina sui giovani, il diritto all’abitare, gli spazi sociali: da una parte c’è chi occupa per rispondere a dei bisogni reali, dall’altra si sgombera per arroganza politica. Forse anche per scaldare i motori, sulla pelle dei soliti noti, della campagna elettorale di una amministrazione comunale in evidente crisi di consenso in vista del voto di Maggio.
La tracotanza di chi festeggia quest’ennesimo tentativo repressivo, non fa i conti con la nostra rabbia e solidarietà mentre, ciecamente, finge di fuggire la quotidianità desolante e paradossale della metropoli meneghina: 80 mila appartamenti vuoti in città e si sgomberano gli occupanti di case, zero finanziamenti per nuove case popolari e si sperperano fondi per farsi pubblicità occulta sul financial times. Intanto i fitti restano alle stelle e aumentano gli interessi per i mutui.
Questa sera, alle ore 21, un corteo è stato convocato a Lanza per comunicare al quartiere e rilanciare la solidarietà attiva verso chi non si piega ad un potere che sparge repressione per fare un favore alla speculazione!
GLI ABITANTI DELLA CASA OCCUPATA DI VIA DEI TRANSITI 28